Sulla realtà acustica dell'acento lessicale in italiano ed in spagnolo: la durata vocalica in produzione e percezione. Alfano, I., Savy, R., & Llisterri, J. In Romito, L., Galatà, V., & Lio, R., editors, AISV 2007. La fonetica sperimentale. Metodo e applicazioni. Atti del 4\textsuperscripto Convegno Nazionale AISV - Associazione Italiana di Scienze della Voce. Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS). 3-5 Dicembre 2007, pages 22-39, Torriana, 2009. EDK Editore.
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Il presente lavoro mira ad approfondire aspetti controversi relativi alle caratteristiche acustiche in produzione e in percezione dell'accento lessicale in italiano e in spagnolo, emersi in precedenti studi realizzati sulle due lingue con analoghe e pertanto comparabili metodologie sperimentali. L'idea che muove i lavori cui facciamo riferimento (Llisterri et al., 2005; Alfano, 2006; Alfano et al., 2007) nasce dall'intento di valutare il peso dei correlati acustici dell'accento lessicale in percezione. Tali indagini sono state condotte partendo da esperimenti percettivi realizzati con stimoli (parole e non parole in isolamento) ottenuti in seguito alla manipolazione sistematica di durata e frequenza fondamentale. A dispetto delle rilevanti proprietà strutturali condivise dai due sistemi linguistici, in italiano la durata risulta giocare un ruolo dominante (Alfano, 2006), mentre in spagnolo la f0 si delinea come il parametro responsabile della percezione dell'accento, se manipolato però insieme alla durata o all'intensità (Llisterri et al., 2005). I risultati mostrano, per ambedue le lingue, la natura complessa del processo di percezione, ma ancor più articolata si delinea l'analisi dei dati relativi allo stesso protocollo sperimentale impiegato in un lavoro linguisticamente incrociato, con stimoli in italiano e parlanti nativi di spagnolo (Alfano et al., 2007). Tale esperimento era stato messo a punto per capire se, ed eventualmente in che modo, la strategia percettiva dipende dalla lingua madre; i soggetti spagnoli paiono reagire all'ascolto di input in italiano diversamente da come fanno nella propria lingua. Mentre, infatti, in spagnolo si mostrano del tutto insensibili alla sola alterazione del fattore temporale, in italiano reagiscono agli stimoli con la durata alterata presentando evidenti difficoltà, sia nell'identificazione che nella discriminazione. Un'analisi del grado di coerenza delle risposte in relazione alla tipologia di modifica mostra, in conseguenza della manipolazione della durata, una situazione fortemente problematica. Data la peculiarità del comportamento dei soggetti in risposta all'alterazione di questo parametro, ci è parso necessario effettuare un'analisi delle caratteristiche acustiche di durata vocalica in italiano e in spagnolo. Presentiamo, dunque, un'analisi contrastiva della durata vocalica nei corpora impiegati negli esperimenti rispetto a: a) posizione della vocale, b) sua tonicità/atonicità, c) profilo accentuale della parola. Tale indagine rileva differenze interessanti e talvolta inaspettate tra i due sistemi, che porgiamo altresì come chiave interpretativa della strategia percettiva impiegata in lingua straniera.

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