Donne, impresa e Digital divide. Costantini, F. In Serafin, S. & Brollo, M., editors, Donne, politica e istituzioni: le imprese delle donne, of Donne e società, pages 209–250. Forum Editrice, Udine, 2012.
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Lo scopo del presente intervento è duplice: da un lato, delineare la ‘Società dell’Informazione’ quale contesto in cui si collocano le questioni attinenti alla condizione delle donne impegnate in una attività lavorativa; dall’altro, offrire alcune indicazioni che possano essere utili come criteri orientativi ‘pratici’ all’interno di un panorama in perenne mutamento. In merito al problema dello svantaggio sociale sofferto dalle donne in relazione all’utilizzo delle tecnologie informatiche, c.d. Digital divide, le pur lodevoli iniziative adottate a diversi livelli (internazionale, comunitario, nazionale e regionale) purtroppo non sono esenti dalle criticità che sono intrinseche ai loro stessi presupposti teoretici. In questa sede si sottolineano in particolare: (1) il carattere ideologico della concezione della ‘Società dell’Informazione’, con cenni di carattere storico-istituzionale ed esempi relativi ai più recenti sviluppi; (2) il razionalismo sottostante al Digital divide, come emergente dalla sua collocazione all’interno della fenomenologia storicistica delle ‘generazioni dei diritti umani’; (3) l’astrattezza della ‘cultura informatica’, che rappresenta non soltanto l’insieme di abilità nell’utilizzo degli strumenti elettronici, ma anche e soprattutto l’adesione ad una forma mentis tecnocratica che pone il problema della sua compatibilità con la naturale condizione femminile.
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	series = {Donne e società},
	title = {Donne, impresa e {Digital} divide},
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	abstract = {Lo scopo del presente intervento è duplice: da un lato, delineare la ‘Società dell’Informazione’ quale contesto in cui si collocano le questioni attinenti alla condizione delle donne impegnate in una attività lavorativa; dall’altro, offrire alcune indicazioni che possano essere utili come criteri orientativi ‘pratici’ all’interno di un panorama in perenne mutamento. In merito al problema dello svantaggio sociale sofferto dalle donne in relazione all’utilizzo delle tecnologie informatiche, c.d. Digital divide, le pur lodevoli iniziative adottate a diversi livelli (internazionale, comunitario, nazionale e regionale) purtroppo non sono esenti dalle criticità che sono intrinseche ai loro stessi presupposti teoretici. In questa sede si sottolineano in particolare: (1) il carattere ideologico della concezione della ‘Società dell’Informazione’, con cenni di carattere storico-istituzionale ed esempi relativi ai più recenti sviluppi; (2) il razionalismo sottostante al Digital divide, come emergente dalla sua collocazione all’interno della fenomenologia storicistica delle ‘generazioni dei diritti umani’; (3) l’astrattezza della ‘cultura informatica’, che rappresenta non soltanto l’insieme di abilità nell’utilizzo degli strumenti elettronici, ma anche e soprattutto l’adesione ad una forma mentis tecnocratica che pone il problema della sua compatibilità con la naturale condizione femminile.},
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	booktitle = {Donne, politica e istituzioni: le imprese delle donne},
	publisher = {Forum Editrice},
	author = {Costantini, Federico},
	editor = {Serafin, Silvana and Brollo, Marina},
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