L’«ontologia sociale» di Giovanni Ambrosetti. Una visione del diritto naturale classico tra “verità” e “prassi”. Costantini, F. Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2014.
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Il lavoro affronta il tema della socialità nel pensiero di Giovanni Ambrosetti (Verona 1915 - Carpi 1985) il quale, adottando un realismo “critico” di matrice neoscolastica, intese superare il positivismo – nelle due versioni empiristica e razionalistica – e contrapporsi alle posizioni di stampo naturalistico ravvisate nello storicismo assoluto e nell’idealismo. L’“ontologia sociale” dell’Autore, composta di “permanenze” o “verità sociali” – le principali sono la famiglia, la proprietà e lo Stato – si esplica in una fenomenologia – definita “diritto naturale cristiano” – nella quale la Filosofia del diritto si coniuga con la Filosofia della storia ed in cui costume, diritto e morale sono riuniti in una visione complessiva che si propone di stabilire una connessione tra ordine naturale, ordine sociale ed ordine interiore all’insegna di una visione sostanziale della giustizia ed in funzione della perfezione spirituale della persona. Lo studio si propone di inquadrare l’argomento nella discussione sul rapporto tra “verità” e “prassi” presente nella filosofia del diritto italiana del Novecento. Il lavoro intende anzitutto verificare in che termini il tentativo di sintesi tra “metafisica classica” e “filosofia dei valori” si inserisca nel diritto naturale classico e costituisca un’alternativa rispetto al giusnaturalismo moderno; in secondo luogo approfondisce i profili critici di tale prospettiva – il rapporto tra essenza ed esistenza, tra ordine e sistema, tra teologia, filosofia e scienza, tra fondamento e fonte dell’ordinamento giuridico, tra costume, morale e diritto – i quali consentono, per un verso, di affermare la straordinaria attualità della figura di Ambrosetti e, per altro verso, di individuare ulteriori percorsi di ricerca.
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