Archeologia degli Iblei : indigeni e Greci nell'altipiano ibleo tra la prima e la seconda età del Ferro. Frasca, M. Edizioni di storia e studi sociali, Scicli, 2015.
Archeologia degli Iblei : indigeni e Greci nell'altipiano ibleo tra la prima e la seconda età del Ferro [link]Paper  abstract   bibtex   
Etude à partir de sources archéologiques des processus de transformation d’une société indigène en contact avec des colons grecs, sur le plateau hybléen (Sicile). Attraverso la documentazione archeologica, sono investigati i processi di trasformazione innescati nella società indigena dal contatto con i coloni greci, in un’area campione della Sicilia. L’area prescelta è quella dell’altipiano ibleo, per la ricchezza della documentazione e per le caratteristiche fisiche che ne fanno un comprensorio geograficamente e culturalmente ben delineato. Il primo capitolo è dedicato alla prima età del Ferro e tratta delle comunità indigene dell’altipiano ibleo prima dei Greci. Vengono studiati in particolare gli insediamenti, le capanne di Ortigia e di Metapiccola, le Necropoli, Pantalica, Monte Alveria-Noto Antica, Avola Antica e Monte Finocchito I. Il secondo capitolo passa al vaglio seconda età del Ferro, con lo studio della presenza greca negli Iblei, dei popolamenti indigini tra Leontini e Megara Iblea e degli insediamenti di Villasmundo, Cava Ruccia e S. Aloe. Il terzo tratta della fondazione di Siracusa, di Eloro, di Acre e dei Siculi Siculi di Monte Finocchito. Segue un capitolo dedicato agli Iblei centrali, che tratta in particolare dei Siculi tra il Tellaro e l’Irminio, e in particolare della Fiumara di Modica, di Modica, di Cozzo Galesi, di Maestro e di Ragusa. Al centro del quinto capitolo sono Monte Casale e Monte Casasia. Il sesto e ultimo capitolo tratta degli Iblei occidentali e in particolare di Castiglione. Seguono le conclusioni e un'ampia bibliografia sulle tematiche esaminate.
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Attraverso la documentazione archeologica, sono investigati i processi di trasformazione innescati nella società indigena dal contatto con i coloni greci, in un’area campione della Sicilia. L’area prescelta è quella dell’altipiano ibleo, per la ricchezza della documentazione e per le caratteristiche fisiche che ne fanno un comprensorio geograficamente e culturalmente ben delineato. 
Il primo capitolo è dedicato alla prima età del Ferro e tratta delle comunità indigene dell’altipiano ibleo prima dei Greci. Vengono studiati in particolare gli insediamenti, le capanne di Ortigia e di Metapiccola, le Necropoli, Pantalica, Monte Alveria-Noto Antica, Avola Antica e Monte Finocchito I. Il secondo capitolo passa al vaglio seconda età del Ferro, con lo studio della presenza greca negli Iblei, dei popolamenti indigini tra Leontini e Megara Iblea e degli insediamenti di Villasmundo, Cava Ruccia e S. Aloe. Il terzo tratta della fondazione di Siracusa, di Eloro, di Acre e dei Siculi Siculi di Monte Finocchito. Segue un capitolo dedicato agli Iblei centrali, che tratta in particolare dei Siculi tra il Tellaro e l’Irminio, e in particolare della Fiumara di Modica, di Modica, di Cozzo Galesi, di Maestro e di Ragusa. Al centro del quinto capitolo sono Monte Casale e Monte Casasia. Il sesto e ultimo capitolo tratta degli Iblei occidentali e in particolare di Castiglione. Seguono le conclusioni e un'ampia bibliografia sulle tematiche esaminate.},
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